Ormai da tempo ha deciso di abbracciare il progetto della Lega e di Matteo Salvini. Quali ragioni l’hanno spinta verso questo partito? Fino ad ora le politiche di questo Governo, ancora molto giovane, la stanno convincendo?
Mi ritrovo molto nelle parole e nelle azioni di Matteo Salvini, soprattutto per quanto concerne l’aiuto a imprenditori e partite Iva. Questo governo ha dimostrato che la sua richiesta di uno scostamento di bilancio di 30 miliardi per aiutare le famiglie ad uscire dalla crisi-bollette era giusta.
Uno dei temi di cui più si è parlato di più nelle ultime settimane, e che ha sfiorato una lite diplomatica tra Italia e Francia, è lo sbarco di, ancora, numerosi migranti provenienti dal Nord Africa. Si è discusso molto del ruolo delle Ong che operano nel Mediterraneo e delle politiche europee per risolvere, o quantomeno arginare, questo fenomeno. Lei come la vede ?
È necessario risolvere il problema in Africa. Ognuno ha diritto a vivere e a rimanere nella terra natía. Qui è difficile aiutare i nostri poveri, figuriamoci gli altri. Tra l’altro, dopo quello che è accaduto a Bruxelles dopo la vittoria del Marocco sul Belgio ai mondiali e in molti altri casi, mi sembra chiaro che l’immigrazione sia un problema europeo. Non si può e non si devono creare nuove banlieu in nessuna città europea.
Passando alla politica locale, è notizia di poche settimane fa le dimissioni di Nicola Zingaretti, divenuto deputato del Partito Democratico. Il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori, ha annunciato, con una nota indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale Marco Vincenzi, la volontà di fissare domenica 12 febbraio 2023 la data per le elezioni regionali del Lazio. Come valuta l’operato dell’ex-presidente della Regione? Quali saranno i temi della campagna elettorale di febbraio?
Salute, Sicurezza, Trasporti e rifiuti. Questo i grandi temi sui quali Zingaretti ha fallito. Ne inserirei anche un altro molto d’attualità che è collegato un po’ a tutto: il dissesto idrogeologico. Invece di blaterare che è “colpa nostra” se il clima cambia – cosa evidentemente falsa – si mettessero in piede politiche strutturali per mettere in sicurezza terreni, edifici e scuole. Sugli altri punti direi che la mia storia politica parla per me: voglio continuare ad essere il riferimento di piccoli imprenditori, autonomi, partite iva e di tutti i cittadini che vivono nelle periferie e che sono stati dimenticati dalle istituzioni.
Da sempre è molto attivo nelle periferie della Capitale, come Casal Bertone e altre, ma la Regione Lazio non è solo Roma. I piccoli e medi centri laziali da sempre sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo della regione ma con la pandemia e la crisi energetica stanno avendo molta difficoltà. Cosa si puó fare per aiutarli?
La mia idea è quella di dare la possibilità a chi nasce nei nostri splendidi borghi di rimanerci, per poter continuare a vivere la propria vita dove si è nati. Papa Francesco parlò del diritto a non emigrare, ecco: credo che ciò ci riguardi anche all’interno dei nostri confini nazionali e regionali. Propongo incentivi per artigiani e commercianti che decidono di aprire negozi nei piccoli comuni e una fiscalità agevolata per i lavoratori autonomi del settore manifatturiero che lavorano nei piccoli comuni. È necessaria inoltre la digitalizzazione delle strutture private e pubbliche grazie ai fondi del PNRR.
Si tratta di riuscire a fare sintesi tra Tradizione e modernità. Rimanere ancorati alla propria terra, alla propria casa, alla propria dimensione storica e alle proprie radici grazie ai fondi messi a disposizione per ammodernare e digitalizzare. Mi sembra un approccio positivo e non ideologico nei confronti di ciò che tendenzialmente ci allontana dalla socialità. In questo modo, tra l’altro, ne gioverebbe la qualità della vita. I costi e la qualità dei cibi, per esempio, sono decisamente favorevoli nei piccoli borghi.