E’ il 2016 e la vita di Vincenza Petrilli subisce una brusca svolta: a seguito di un incidente stradale, si ritrova su una carrozzina. Potrebbe trattarsi della storia comune a molti ragazzi, che, trovatisi in quelle condizioni, si arrendono al fato e cercano di condurre una esistenza appartata, quasi monastica, non riuscendo a tollerare la propria ingiusta condizione.
Ma la ragazza di Taurianova non si arrende, tende l’arco e scaglia le prime frecce e, così, nell’arco di quattro anni, diventa molto più di una promessa, imponendosi sullo scenario nazionale e internazionale, ed è in questo periodo che ho la fortuna di conoscerla.
E’ il 25 Febbraio 2020, il mio liceo “Francesco Fiorentino” (di Lamezia Terme) e l’A.I.D.A. (Associazione Italiana Diversamente Abili) organizzano una giornata dimostrativa, dedicata agli Sport Paralimpici: insegnanti d’eccezione, la vice-campionessa paralimpica di Tennistavolo Clara Podda, il campione paralimpico di scherma Alberto Pellegrino e la stessa Petrilli.
Dopo aver osservato varie sfide, decido di provare l’arco ricurvo, sfidando un mio amico, sotto la vigile attenzione della campionessa: inutile dire che il primo tiro neanche parte, poichè imprimo poca forza; dopo alcuni consigli, il secondo finisce nella parte bianca del bersaglio (corrispondente a 1-2 punti); l’ultimo tiro, riconsultatomi con l’atleta, segna i sette punti.
Alla fine di questa esperienza, non sono semplicemente migliorato sotto l’aspetto atletico, ma ne sono uscito arricchito a livello umano, con la conoscenza di una grande donna, che, attraverso sani valori, porta lustro a se stessa, alla Calabria, all’Italia e a chiunque faccia il tifo per lei.
E’ il 2 Settembre 2021, Paralimpiadi di Tokyo 2020: Enza Petrilli porta a casa uno straordinario argento, perdendo solo in finale, contro la pluricampionessa Iraniana Zahra Nemati, dopo aver compiuto una rimonta mozzafiato (da 1-5, a 5-5), arrendendosi allo shoot-off.
E’ il 27 Febbraio 2022 e Enza Petrilli mette a frutto la sua giornata perfetta, trasformando, come un’odierna re Mida, tutto ciò che tocca in tre ori: siamo nel contesto dei Mondiali di Para.Archery di Dubai e la giornata parte con la finale di mixed team, in cui, in coppia con Stefano Travisani, annichilisce l’ostico misto Thailandese, con il risultato di 6-2; di seguito, va in scena la finale della squadra femminile, nella quale, in compagnia di Veronica Floreno, vince in rimonta sulla squadra Russa, per 5-3: 5-3 è anche il risultato con cui conclude il suo straordinario tris, battendo, nella finale dell’arco ricurvo individuale, l’indiana Pooja. Le altre tre medaglie Italiane di questi Mondiali, conquistate nei giorni precedenti, sono due argenti ed un bronzo: Maria Andrea Virgilio, per il compound individuale femminile; Demetrico e Pellizzari, per il misto, categoria W1; Daniele Piran, nella categoria Visually Impaired.
In conclusione, il movimento dell’Arco Paralimpico cresce, ma, al suo interno, si staglia la punta di diamante, che porta il nome di Vincenza Petrilli!
Marco Bilotti