Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge per contrastare, i sempre più frequenti, fenomeni di vandalismo degli “attivisti di ultima DEgenerazione”, con l’aggiunta di eventuali sanzioni amministrative a quelle penali.
“Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale”- fa sapere il Ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano. Palazzo Vecchio a Firenze, la mostra di Van Gogh a Roma, Piazza del Duomo a Milano e il Senato della Repubblica, sono solo alcuni dei luoghi storici ed emblematici del nostro paese che sono stati presi di mira dagli “attivisti di ultima DEgenerazione”. Il Consiglio dei ministri ha deciso di intervenire, affiancando alle sanzioni penali ulteriori sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 10.000€ ad un massimo di 40.000€, “per chi deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici”, nonché ulteriori sanzioni che vanno da un minimo di 20.000€ ad un massimo di 60.000€ “per chi distrugge, disperde o deteriora beni culturali o paesaggistici”.
“I danneggiatori non devono soltanto subire condanne più severe e risarcire la comunità per le loro malefatte” – fa sapere il senatore forzista Maurizio Gasparri – “devono essere anche immediatamente impegnati personalmente nella opera di ripulitura dei luoghi che imbrattano”. Il provvedimento impone, a chi ha riportato una o più denunce, “una sentenza definitiva per vandalismo o danneggiamento volontario dei beni culturali tutelati e il divieto di avvicinarsi a una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela”.
La nuova misura mira a contrastare gli ‘eco-vandali’ – così come sono definiti dall’Esecutivo Meloni – con sanzioni pecuniarie in aggiunta a quelle penali.
“La lotta ai cambiamenti climatici è un obiettivo importantissimo che noi condividiamo e sosteniamo, ma questa lotta non si aiuta danneggiando i monumenti che sono un grande patrimonio culturale e paesaggistico di tutti i cittadini” – comunica il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri – “ho rivolto un appello, che rinnovo: sono disponibile a discutere e a incontrare tutti coloro i quali vogliono che ci sia un impegno ancora maggiore per sensibilizzare tutti sull’importanza della sfida climatica”.
Il Governo non volta le spalle all’emergenza climatica, come gli Attivisti vorrebbero far credere, ma si impegna in prima linea affinché questa lotta venga portata a proseguimento. Di certo l’emergenza climatica non può essere debellata con opere vandaliche in quanto, come ricorda il Ministro Sangiuliano, “per ripulire occorre l’intervento di personale altamente specializzato e l’utilizzo di macchinari molto costosi”.
Lorenzo Muzi