Dal 1 al 15 agosto presso la piazza del popolo di Magliano, in terra toscana, si terrà la mostra di pittura “In tenebrae lux” dell’ormai noto Merisio, al secolo Federico Mattera. Una mostra, aperta dal lunedì alla domenica dalle ore 17:00 alle 23:00, è volta all’esposizione delle opere di un artista il cui talento si sta affermando non soltanto nell’intero panorama nazionale ma addirittura oltre i confini territoriali, tanto che ad oggi non vi è pagina sul web o sui social network legata al mondo dell’arte che non lo menzioni come promessa italica.
Citarlo tra i punti di riferimento del nuovo mondo della pittura italiana non è certamente un’iperbole perchè Merisio non ha perso tempo da quando è tornato a dipingere, dopo un lungo silenzio, gettando stupore e meraviglia negli occhi di critici d’arte di alto rilievo tra cui Vittorio Sgarbi e riscuotendo successo da parte del pubblico presente alle numerose esposizioni facendo così in modo di mostrare il proprio sguardo, in continua evoluzione tecnica oltre che di raffinata estetica. Il suo modo di esprimersi attraverso tele e pennelli rievocano una visione antica ed epica dell’essere e di quel che si cela dietro al velo del mondo moderno, l’eterna forza della tradizione.
Questo suo cercare l’oltre, il voler non esserci qui ma al tempo stesso mostrare questi corpi come reperti di antiche civiltà, di grandezze ormai inabissate suggerisce un voler ritornare all’arte che genera bellezza, crea distacco dal basso, estasi d’incanto verso l’immensità del creato. I suoi angeli, le sue muse, le sue divinità eroiche ma al contempo statiche e pronte all’abisso sono il frutto di un immaginario che non ha mai smesso di generare nuova linfa agli artisti. Con Merisio l’Italia ha ormai un nuovo artista di spessore e chissà se un giorno sarà ammesso all’olimpio in cui siede il suo tanto amato Michelangelo Merisi da Caravaggio, colui che tutt’ora funge da modello ispiratore per il giovane artista e per tanti come lui in tutto il mondo.
di Francesco Latilla